DIMENSIONI LINEARI
In via generale, il miglior campo di tolleranza conseguibile nei getti microfusi è contenuto nell'ordine del ± 0,5 % della dimensione nominale. Riportiamo qui di seguito una tabella dove vengono indicate le tolleranze per ciascuno dei due gradi di precisione normalmente adottati:

  • Grado MD 1: per tutte le quote libere, prive dell'indicazione di tolleranza.
  • Grado MD 2: per le quote funzionali del pezzo che necessitano di tolleranze definite.

Quando sono richieste tolleranze più strette di quelle menzionate, si dovranno prevedere dei sovrametalli per una successiva lavorazione di finitura.

DIMENSIONI NOMINALI (mm)
GRADO DI PRECISIONE
MD 1
MD 2
da
a
scostamento
+ o -
campo di
tolleranza
scostamento
+ o -
campo di
tolleranza
6
± 0,10
0,20
± 0,08
0,16
6
10
± 0,12
0,24
± 0,10
0,20
10
14
± 0,15
0,30
± 0,12
0,24
14
18
± 0,20
0,40
± 0,14
0,28
18
24
± 0,25
0,50
± 0,17
0,34
24
30
± 0,30
0,60
± 0,20
0,40
30
40
± 0,36
0,72
± 0,25
0,50
40
50
± 0,42
0,84
± 0,30
0,60
50
65
± 0,49
0,98
± 0,35
0,70
65
80
± 0,58
1,16
± 0,42
0,84
80
100
± 0,68
1,36
± 0,48
0,96

PLANARITA'
La tolleranza di planarità è la massima deviazione consentita da un piano e consiste nella distanza tra due piani paralleli entro i quali deve giacere l'intera superficie a cui si riferisce la tolleranza medesima. Il grado di planarità di un getto microfuso è determinato sostanzialmente dal ritiro volumetrico causato dal raffreddamento sia della cera che del metallo.

Il problema del ritiro sia ha in genere laddove si è in presenza di masse volumetriche significative. Questo fenomeno può essere tenuto sotto controllo con delle metodologie specifiche, ma esisterà sempre, perché proprio della fusione. Non è possibile definire una tolleranza generale, in quanto l'entità del ritiro può variare a seconda della geometria del pezzo e del materiale utilizzato.

Lo spessore del piano considerato, per esempio, è un dato significativo: a parità di estensione superficiale, maggiore è lo spessore, maggiore sarà l'errore di planarità. Inoltre l'errore di planarità di un piano ininterrotto sarà maggiore di quello di un piano con la presenza di fori o comunque con spacchi che ne interrompano l'estensione (in pratica, ai fini del calcolo della tolleranza, un piano interrotto si può considerare non più un solo piano, ma tanti piani quanti quelli individuati dalle interruzioni presenti). Nella seguente tabella è data un'indicazione di massima:

superfici inferiori
ai 2500 mm2
superfici superiori
ai 2500 mm2
Spessore della sezione
errore di planarità ammesso
errore di planarità ammesso per ogni 3800 mm2 di superficie oltre i 2500 mm2
fino a 6 mm
non significativo
non significativo
da 6 a 13 mm
0,25 mm
0,10 mm
da 13 a 25 mm
0,25 mm
0,20 mm
oltre i 25 mm
0,25 mm
0,40 mm

PERPENDICOLARITA'
Quando è necessario specificare una tolleranza di perpendicolarità tra due piani, è opportuno usare come riferimento il piano più lungo: in altre parole, si dovrà definire l'errore di perpendicolarità del piano più corto rispetto a quello più lungo, e non viceversa.

La tolleranza di perpendicolarità di un piano è in via generale pari allo 0,8 % della lunghezza del piano medesimo. In pratica, se A è la dimensione del piano più corto e B quella di quello più lungo, il piano A sarà perpendicolare al piano di riferimento B con una tolleranza di 0,008 x A

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Tolleranze
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